La Corte di assise straordinaria di Reggio Emilia celebrò processi a partire dal 6 giugno 1945. I primi mesi di attività si contraddistinsero per un lavoro spasmodico, che si mantenne sostenuto per tutto il 1946, con giudizi caratterizzati sempre da un forte rigore. Nel corso del 1947 la Corte si impegnò invece in un lavoro sporadico, volto a giudicare casi rinviati da altre corti. La maggior parte degli imputati proveniva dalle Forze Armate di Salò e doveva rispondere di rastrellamenti, saccheggi e torture.
La mappa evidenzia alcuni luoghi simbolo della violenza di guerra oggetto del giudizio della corte provinciale, già censiti nei progetti Resistenza mAPPe o Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia.